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Accompagnatore : Alberto Bertozzi

Ritrovo alle ore 8 in Piazzale Manzoni a Modena e partenza in pullman per Tresigallo.

Quota individuale di partecipazione € 90, da versare entro il 13 settembre 2024, salvo esaurimento posti disponibili, comprensiva di viaggio a/r in pullman GT, entrate e visite guidate come da programma. Partecipanti: minimo 15, massimo 24.

Pagamento anche con bonifico. Coordinate bancarie Università per la Terza Età :

IT 23 U 05387 12900 000000762432  BPER Banca – Sede Modena – Via San Carlo, 8

All’arrivo a Tresigallo incontro con la guida e visita della cittadina. Situata tra Ferrara e le Valli di Comacchio, nel comune di Tresigana, in Emilia Romagna, era un piccolo centro rurale abitato da circa 100 persone, che si caratterizzava per la presenza di poche case, arretratezza e povertà, ma che fu completamente trasformato a partire dagli anni ’30 del ‘900 per volere di Edmondo Rossoni.

Edmondo Rossoni fu un uomo politico durante il periodo fascista, Ministro dell’ Agricoltura tra il 1935 e il 1939. Il suo sogno era quello di trasformare Tresigallo (suo luogo natale) in una città moderna, funzionale, basata sull’industria, che aiutasse a costruire un legame solido tra gli abitanti ed il territorio, oltre ad una collaborazione tra il lavoratore ed il datore di lavoro.

Il Rossoni si occupò personalmente di disegnare a tavolino i progetti per la metamorfosi completa della cittadina, che in soli quattro anni (1930-1934) cambiò completamente: furono costruite strade, acquedotti, piazze, centri sportivi e tante altre infrastrutture. La sensazione che si ha quando si visita questo luogo è quella di entrare in una città al di fuori del tempo e dello spazio.

Al termine della visita tempo a disposizione per il pranzo libero e quindi trasferimento a Fratta Polesine.

Quando si arriva nel piccolo borgo, a 20 km. circa da Rovigo, si ha l’impressione di essere stati trasportati in un’altra epoca. Il centro è infatti costellato da antiche dimore aristocratiche immerse in un contesto agrario che sembra fare a pugni con la storia. Il vero fulcro di questa piccola città è Villa Badoer, sito Unesco della provincia di Rovigo, realizzata da Andrea Palladio nel 1556 e su cui è stato costruito il centro di Fratta Polesine. La Villa spicca sia per la dominanza visiva sul paesaggio circostante che per la sua importanza architettonica, posizionata in modo sopraelevato rispetto alla campagna perché costruita su un basamento di pietra per salvaguardarla da eventuali   catastrofi naturali, ma anche per fare in modo che l’impatto scenico sia unico.

Proseguiremo quindi con la visita alla Casa-Museo di Giacomo Matteotti, dove è sempre vissuto il deputato socialista, ucciso per aver denunciato i brogli elettorali che portarono al potere il partito fascista nelle elezioni del 1924. Impreziosita da un suggestivo parco, recentemente restaurata nelle strutture e negli arredi, ospita nei primi due piani le eleganti e sobrie ambientazioni originali, con i ritratti dei membri della famiglia di mano della pittrice veneziana Maria Vinca, e nel sottotetto l’ampia e approfondita sezione documentaria. Al termine rientro a Modena con arrivo previsto alle ore 20.